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Le similitudini.


Definizioni

Una similitudine è un tipo particolare di trasformazione affine. Ricordiamo che una trasformazione affine è definita dalle seguenti equazioni:

.

Una similitudine è un'affinità in cui risulti:

Da questa relazione segue che una similitudine può essere definita in due soli modi :

Da un punto di vista strettamente geometrico, in una similitudine resta invariato il rapporto fra le distanze di coppie di punti corrispondenti (A,B) e (A', B') ovvero: .

Il numero k positivo definito da si dice rapporto di similitudine .

Notiamo che le omotetie, le traslazioni, le rotazioni sono tutte tipi particolari di similitudini.

Proprietà fondamentali.

Si può dimostrare che una similitudine gode delle seguenti proprietà:

Esempio.

Consideriamo la seguente affinità T di equazioni:

.

Si tratta di una similitudine con k = 2,061552812809...

Per capire come agisce T , vediamo come viene trasformato da T il triangolo isoscele ABC (nelle figura rappresentato in rosso) di vertici A(-1 ; 1), B(-2 ; 0), C(-1 ; -1). Il punto A ha come immagine il punto A'(-0,5 ; 1,5). Il punto B ha come immagine il punto B'(1 ; -1). Il punto C ha come immagine il punto C'(3,5 ; 0,5). Notiamo che la figura trasformata (nel disegno il triangolo in blu) è un triangolo isoscele e simile a quello di partenza.

a cura di: Laura Lotti - e-mail: webmaster@frattali.it - Ultima revisione: 18 aprile 2003